La Giunta comunale ha approvato lo scorso 3 febbraio il Piano finanziario rifiuti con le previsioni di spesa che serviranno a determinare la tassa del 2016 pagata da famiglie imprese per raccolta e smaltimento dell'immondizia e la pulizia della città.
I servizi di igiene urbana di Cassano sono affidati a CEM Ambiente SpA, una società pubblica al cui capitale sociale partecipa anche la nostra città.
Alla Cooperativa sociale Spazio Aperto, che ha tra le sue finalità l'inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate, invece è affidata la gestione, il controllo e la pulizia della piattaforma ecologica, nonché la direzione tecnica della stessa.
Lo spazzamento meccanizzato interessa circa 135 km di strade. I cestini stradali sul territorio sono 395. Quelli per le deiezioni canine 36.
Per la raccolta domiciliare il servizio è organizzato in tre zone, su due giorni settimanali per favorire la differenziazione dei rifiuti.
(Maggiori dettagli li trovate nella relazione del Piano Rifiuti 2014 che ho pubblicato qui)
Dal 1° di luglio del 2015 è stato introdotto il progetto sperimentale ECUOsacco, il sacco codificato per la raccolta della frazione indifferenziata, il cosiddetto "secco", con l'obiettivo di ridurre i rifiuti indifferenziati e introdurre una tariffa più equa, secondo il principio che chi produce più rifiuti più paghi per raccoglierli e smaltirli.
(Maggiori dettagli su ECUOsacco li trovate nel post sull'avvio del progetto che trovate qui)
I risultati dei primi mesi sono incoraggianti e indicano che la direzione presa è quella giusta, infatti si è avuta una riduzione della frazione di rifiuto indifferenziato “secco” intorno al 60% e un aumento della raccolta differenziata che si avvia verso l'80%.
Poiché, grazie ad ECUOsacco, più differenziata significa minori costi di smaltimento e maggiori entrate dalla vendita dei materiali e dalla contribuzione CONAI, il fabbisogno per coprire i costi del servizio rifiuti diminuisce nel 2016 a 1,985 milioni di euro contro i 2,116 milioni di euro del 2015.
Questa riduzione dei costi del 6,2% i cittadini la troveranno nella tassa rifiuti già nella prossima primavera.
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