MARIO TOZZI: PIANETA TERRA ULTIMO ATTO
Mario Tozzi, geologo e ricercatore CNR, divulgatore scientifico, autore e conduttore di numerosi programmi Tv di successo,  ha presentato sabato mattina 5 ottobre alla Cascina Cuccagna di Milano il suo ultimo libro "Pianeta Terra ultimo atto".
Invitato dei Verdi Ecologisti e dalle associazioni Legambiente,WWF e Vas, Mario Tozzi ha parlato del futuro del nostro
 pianeta, partendo dall'analisi della nostra realtà italiana, dall'esigenza di migliorare la nostra cultura scientifica per affrontare tutte le questioni ambientali ancora aperte che devono essere risolte per dare una prospettiva migliore al nostro domani.
Provocatoriamente il libro affronta la fine
 del pianeta Terra, o meglio della presenza della specie umana, che non modifica il proprio stile di vita anche di fronte a quanto la scienza prospetta come futuro, causa il ritmo col quale consumiamo irresponsabilmente le
 risorse naturali, i cambiamenti climatici in atto, la fiducia mal riposta in tante tecnologie.
Invece, oggi più che mai è necessario rivoluzionare il nostro
 modo di stare al mondo e di fare economia, dobbiamo consumare meno e in
 maniera rinnovabile, educare all’uso razionale ed efficiente delle 
risorse, recuperare l’equilibrio tra l’uomo e la natura. Le risposte ci 
sono, basta modificare il nostro stile di vita e guardare all’ambiente 
come un’opportunità e non come limite: la vita di domani richiede di pensare in modo nuovo.
 "Anno 2019. La tempesta sismica iniziata a Sumatra nel 2004 ha già 
distrutto Catania, Los Angeles, Istanbul, Osaka, uccidendo milioni di 
persone. Nel 2016 il supervulcano di Yellowstone è esploso, ricoprendo 
di cenere g li S tati Uniti. I ghiacci polari sono spariti, il livello 
del mare si è alzato e Venezia, New York, Londra sono state sommerse. Il
 clima è impazzito, con estati bollenti e picchi di gelo invernale, e 
tempeste, uragani e alluvioni. I nove miliardi di uomini hanno sempre 
più fame, le terre da coltivare non bastano e molto di quanto producono 
ingrassa animali che diventeranno bistecche. In mare nuotano solo 
meduse. L’acqua è diventata una merce e per controllarla si combattono 
guerre feroci. Il petrolio è finito, e le energie alternative non sono 
sufficienti. Quando esplode il reattore nucleare di Osaka, e dopo 
qualche mese altre centrali in Slovenia e Slovacchia, si innesca una 
reazione a catena che porta al blakout planetario e alla contaminazione 
radioattiva totale. Gli uomini, fiaccati e impreparati, non ce la fanno.
 Ne sopravvive uno solo, che chiuso in un rifugio racconta come tutto 
questo sia stato possibile. Uno scenario fantascientifico? Tutt’altro, 
ci spiega Mario Tozzi. È solo la proiezione immaginifica di quanto la 
scienza ci prospetta come il nostro futuro. Ma noi preferiamo ignorarlo,
 senza modificare il nostro stile di vita. Divoriamo, sporchiamo, 
devastiamo e ci illudiamo che alla fine sarà la tecnologia a salvarci. 
Il pianeta è stanco di noi ma non sarà a causa sua che spariremo. Se 
continuiamo così, ad annientarci ce la faremo benissimo da soli".
"Anno 2019. La tempesta sismica iniziata a Sumatra nel 2004 ha già 
distrutto Catania, Los Angeles, Istanbul, Osaka, uccidendo milioni di 
persone. Nel 2016 il supervulcano di Yellowstone è esploso, ricoprendo 
di cenere g li S tati Uniti. I ghiacci polari sono spariti, il livello 
del mare si è alzato e Venezia, New York, Londra sono state sommerse. Il
 clima è impazzito, con estati bollenti e picchi di gelo invernale, e 
tempeste, uragani e alluvioni. I nove miliardi di uomini hanno sempre 
più fame, le terre da coltivare non bastano e molto di quanto producono 
ingrassa animali che diventeranno bistecche. In mare nuotano solo 
meduse. L’acqua è diventata una merce e per controllarla si combattono 
guerre feroci. Il petrolio è finito, e le energie alternative non sono 
sufficienti. Quando esplode il reattore nucleare di Osaka, e dopo 
qualche mese altre centrali in Slovenia e Slovacchia, si innesca una 
reazione a catena che porta al blakout planetario e alla contaminazione 
radioattiva totale. Gli uomini, fiaccati e impreparati, non ce la fanno.
 Ne sopravvive uno solo, che chiuso in un rifugio racconta come tutto 
questo sia stato possibile. Uno scenario fantascientifico? Tutt’altro, 
ci spiega Mario Tozzi. È solo la proiezione immaginifica di quanto la 
scienza ci prospetta come il nostro futuro. Ma noi preferiamo ignorarlo,
 senza modificare il nostro stile di vita. Divoriamo, sporchiamo, 
devastiamo e ci illudiamo che alla fine sarà la tecnologia a salvarci. 
Il pianeta è stanco di noi ma non sarà a causa sua che spariremo. Se 
continuiamo così, ad annientarci ce la faremo benissimo da soli".
 
 
 
          
      
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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