lunedì 8 luglio 2013

IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE ALLA REGIONE DI AMPLIARE I CONFINI DEL PARCO REGIONALE ADDA NORD

Il Consiglio comunale nella seduta del 27 giugno scorso ha approvato una proposta di ampliamento dei confini del Parco Adda Nord.
Il Parco è un ente pubblico costituito dalla Regione Lombardia con la Legge n.80 del 1983.
Cassano d’Adda ha un territorio di 18,60 kmq. La parte di territorio urbanizzato è pari a 5,50 kmq, quella inserita all’interno del Parco Adda Nord - prevalentemente a carattere naturalistico e agricolo - è di 5,37 kmq, pari al 28,87% della superficie complessiva comunale.
Come si legge nella relazione allegata alla delibera, poichè l'Adda rappresenta un corridoio ecologico forte nella Rete Ecologica Regionale (RER), la proposta ha lo scopo di contribuire efficacemente alla salvaguardia di un territorio prioritario per la biodiversità a livello regionale e potenziando la tutela degli ambiti di rilevanza ambientale, promuovendo occasioni locali di incremento delle dotazioni naturalistiche e di qualità del paesaggio, attravero il rafforzamento della rete ecologica.
Non a caso la proposta di allargamento dei confini del Parco in comune di Cassano d’Adda si articola su due aree verso altre aree già vincolate: la prima agricola irrigua, posta ad est fiume e pari a circa 1,80 kmq in direzione dei comuni bergamaschi di Treviglio, Fara Gera d’Adda e Casirate d’Adda ovvero del PLIS (Parco Locale di Interesse Sovraccomunale) della Gera d'Adda; la seconda posta ad ovest del fiume e caratterizzata dalla presenza del Naviglio Martesana e pari a circa 3,57 kmq in direzione dei comuni milanesi di Pozzo d’Adda e Inzago ovvero del PLIS Alto Martesana.

In giallo il territorio comunale compreso nel Parco Regionale Adda Nord.
In verde le aree per le quali si chiede l'allargamento dei confini.


La finalità è di rafforzare quei comparti territoriali compresi e inclusi in un’area prioritaria per la biodiversità al livello regionale, preservando comparti agricoli importanti dal punto di vista della capacità funzionale, delle infrastrutture naturali e ambientali, che attualmente versano in condizioni di debolezza garantendo la promozione e lo sviluppo dell’attività agricola produttiva orientata all’ottenimento di prodotti di buona e ottima qualità.

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